Il sabato a Lucca Comics. Ero seduto allo stand Coconino a disegnare al fianco di Roberto La Forgia.
Stato psichico personale : Dissociato - assorto nel lavoro delle dediche.
Ad un certo punto sento una mano sulla spalla, mi giro,
vedo che è Lorenzo Mattotti.
Mi alzo in piedi e ci diamo la mano. Dice :
"Piacere, Lorenzo. Tu sei quello di Bukowski, no ?"
Credo di avere risposto di sì, e poi se non ricordo male gli ho detto
che amo molto il suo lavoro.
I ricordi sono offuscati. L'emozione era tanta, l'effetto sorpresa
ha giocato a mio sfavore.
Ma quello che mi stupisce di Lorenzo Mattotti, oltre alla sua mano
geniale e felice, è la sua umiltà.
Volendo, poteva tranquillamente arrivare allo stand, mettersi a dedicare
la sua pila di libri e aspettare che fossimo noi giovani ad andare
da lui a salutarlo e dirgli "Ciao Lorenzo grazie di esistere."
Non era tenuto a venire a presentarsi, è stata una
sua gentilezza estemporanea.
Ma i ruoli si sono ribaltati e per questa volta il primo
passo è toccato al gigante.
Qui sopra : un lavoro di Lorenzo Mattotti
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